Curiosità Mediche

Bambola del medico cinese


Nel 1700 e per tutto il 1800 il medico cinese non aveva il diritto di guardare o toccare il corpo di una sua paziente perciò per formulare una diagnosi doveva fare ricorso ad una statuina rappresentante un nudo femminile: su questa la paziente indicava il punto dove aveva un dolore o un disturbo.
Alcune di queste statuine sono delle piccole opere d’arte, perfette in ogni dettaglio; caratteristica abbastanza standardizzata è la posizione del corpo: è adagiato a trequarti su un supporto solitamente in legno, un braccio è appoggiato dietro la nuca, l’altro è ripiegato poco sotto il seno o lungo il corpo ed è quasi sempre ornato con un bracciale, i piedi sono calzati da minuscole scarpe (bisogna ricordare che in quell’epoca in Cina era in uso la deformazione del piede femminile a scopo estetico (vedi foto).


Il medico ricco possedeva una statuina in avorio come quella pubblicata di seguito, quello povero doveva accontentarsi di una in legno o in ceramica. Queste "bambole medicali" sono rare e molto ricercate dai collezionisti. (14 cm)

doll-chinese-doctor

Statuina in ceramica di fattura piuttosto grossolana, anche in questa sono presenti i bracciali e le scarpe.
Medico povero... (21 cm)

doll-chinese-doctor

Raffinata e maliziosa statuina in avorio abbastanza atipica, non ha scarpe ne bracciali e porta un perizoma. E' molto curata nei particolari; probabilmente è una "Femme Médecin" di qualche regione non strettamente legata alla tradizione cinese. (10,5 cm)

doll-chinese-doctor

Bambolina in avorio che presenta tutti i canoni delle poupées cinesi: il braccio dietro la testa e le minuscole scarpe; gli occhi hanno conservato la colorazione originale e qualche residuo di nero è presente nei capelli. E' anche evidente la somiglianza con la bambolina precedente: il perizoma, l'acconciatura dei capelli molto elaborata e il letto con le doghe orrizzontali. (10,5 cm)

doll-chinese-doctor

Risorsa web: FEMMES MEDECIN


Risorsa web: Poupée médicale chinoise




deformazione piede

(Cina)
Deformazione del piede femminile a scopo estetico (Cina)




Agopuntura


Per restare nell' ambito della medicina cinese viene pubblicato un antico testo di agopuntura ed alcune pagine tratte da libro: ”Elementi di Chirurgia” del 1831 di A.G.Richter in cui l’Autore dà alcune informazioni su questa metodologia ed espone le sue osservazioni.


agopuntura
agopuntura
agopuntura
agopuntura
agopuntura
agopuntura


Antico tutore in ferro per gamba sinistra


Antique orthèse en fer pour jambe - Antique iron leg brace


Pesante tutore in ferro per la gamba sinistra; il tipo di lavorazione e di fissaggio dei vari pezzi fa propendere per una datazione molto antica.
I chiodi ribattuti all’interno del manufatto trattenevano probabilmente una guaina di cuoio per proteggere il lato posteriore della gamba e parte del piede.
La lunghezza del manufatto dal tallone al ginocchio è di 50 cm, si può quindi dedurre che la persona che doveva indossare di questo tutore fosse molto alta e robusta; la base plantare è sagomata per il piede sinistro, è lunga 19,5 cm e non copre la zona delle dita.
Lo stato di conservazione non è ottimale. Altre immagini: Chirurgia - antico tutore gamba


tutore antico gamba
tutore antico gamba
tutore antico gamba
tutore antico gamba


Filatelia e antichi strumenti medicali


Timbres et instruments médicaux - Stamps and medical instruments


francobolli 1981 - antichi strumenti medico-chirurgici

Interessante serie di francobolli emessi nel 1981 dalla ex Repubblica Democratica Tedesca sul tema degli antichi strumenti medico-chirurgici conservati ancora oggi nel museo del Karl Sudhoff Institut di Leipzig




Arte grafica e gli antichi strumenti medicali


Estampes et instruments médicaux - Prints and medical instruments


Greek Physician

Greek Physician

Physician of Rome during the Empire

Physician of Rome during the Empire




Surgeon,14th Century

Surgeon,14th Century

Apotecary, 17th Century

Apotecary, 17th Century




Superintendent of Siena Hospital, 15th

Superintendent of Siena Hospital, 15th

Century Physician, 15th Century

Century Physician, 15th Century




Surgeon, 16th Century

Surgeon, 16th Century

Physician, 16th Century

Physician, 16th Century




Nurse, 14th Century

Nurse, 14th Century

Physician, 17th Century

Physician, 17th Century




Surgeon, 18th Century Army

Surgeon, 18th Century Army

Surgeon of Napoleonic Era

Surgeon of Napoleonic Era




L’immagine è conosciuta come "Il Medico degli Appestati"


( Habit des médecins des pestiférés); è un' antica stampa xilografica pubblicata da "Magasin Pittoresque" nel 1841 e ripresa dal frontespizio del libro: "Traité de la Peste" del 1721.


antica stampa xilografica - Il Medico degli Appestati

(Traduzione)
Su questa stampa che serve da frontespizio al “Trattato della Peste” (1721) vi è scritto:
Abito dei medici e delle altre persone che visitano gli ammalati di peste.( L’abito) è di marocchino di Levante; la maschera ha gli occhi di cristallo e un lungo naso riempito di profumo.




Catalizzatore Turenne


Cataliseur Turenne - Turenne's Catalist


Quando l’arte medica non rispondeva ed il Divino non voleva fare il miracolo si poteva ricorrere all’esoterismo "scientifico". La potenzialità terapeutica di questi oggetti era legata all'aura di mistero che circondava le nascenti scoperte come l’elettricità e le radiazioni.


antichi catalizzatori - Turenne

Louis Turenne, 1872 – 1954 ingegnere parigino, era titolare di una ditta che produceva pompe idrauliche e che effettuava la trivellazione di pozzi. La frequentazione con i rabdomanti che spesso utilizzava per le ricerche dell’acqua e la sua passione per le recenti scoperte delle onde elettromagnetiche lo portarono a sviluppare una teoria secondo cui tutti i corpi emanano delle onde a frequenze ben definite. Allargando queste sue teorie anche al campo medico, costruì dei “catalizzatori” contenenti delle polveri attivate che a suo dire, ricaricavano l’organo ammalato.
I 4 catalizzatori della collezione risalgono alla prima metà del 1900.




Circoncisione rituale


Circoncision rituelle - Ritual circumcision


Questo strumento chirurgico non è legato ad una patologia ma ad una ritualità religiosa. Era un antico scudo protettivo del glande usato in occasione della cerimonia ebrea della circoncisione; il prepuzio del neonato veniva tirato verso l'alto ed inserito nella fessura mediana dello strumento, il coltello lo recideva seguendo la superficie superiore dello scudo (vedi il disegno).
Il catalogo dove è pubblicato uno strumento simile è l' Hatteroth Surgical House del 1908.
Lo scudo è in argento, lungo 7,5 cm e largo alla base 5 cm.


circoncisione - scudo protettivo glande
circoncisione - scudo protettivo glande
circoncisione - scudo protettivo glande


Proiettile di piombo con impronte di denti


antico proiettile in piombo con impronte di denti

Questa piccola palla di piombo è un proiettile della guerra di secessione americana; presenta sulla superficie delle incisioni che sicuramente non derivano da deformazioni da impatto ma sembrano dovute a violenti morsi. Dato il luogo dove è stato trovato, un improvvisato ospedale in una casa colonica e le condizioni sanitarie di allora, è nata una suggestiva e drammatica ipotesi cioè che esso sia stato usato come oggetto che il ferito stringeva tra i denti durante l’intervento chirurgico o la medicazione (non esisteva l’anestesia) per soffocare i gemiti; sembra infatti che i militari di carriera preferissero mordere un proiettile di piombo piuttosto che un pezzo di legno o di stoffa come era d'uso. Rimando per informazioni più dettagliate alla pagina "Chirurgia".




Spermatorrea e onanismo - Samuel Auguste Tissot


1760 libro - Onania

Un certo Samuel Auguste Tissot (1728-1797) dottore in Medicina svizzero ha pubblicato nel 1760 un libro dal titolo ”Onania”, “L’Onanismo” dove enumera spaventose patologie causate dalla perdita più o meno volontaria di liquido seminale; questo libello ha avuto un grande ed incomprensibile successo editoriale in tutta Europa, di conseguenza ha terrorizzato generazione di uomini per circa 2 secoli. Quanto questo ciarlatano fosse in malafede e come il suo interesse fosse esclusivamente commerciale è avvalorato dal fatto che al termine del libro proponeva l’acquisto di alcuni farmaci miracolosi da lui inventati contro la spermatorrea e l’onanismo: una “Teinture Revigorante” e una “Poudre Prolifique” . Purtroppo queste sue teorie assurde e prive di alcun fondamento scientifico hanno trovato in quell’epoca sessofobica, numerosi sostenitori anche in campo medico ed hanno portato alla progettazione di strumenti demenziali alcuni dei quali sono pubblicati più sotto. L'immagine a lato è tratta dal web.




Anello antispermatorrea


Questo strumento contro la spermatorrea era munito di 2 anelli coassiali, il primo più piccolo veniva agganciato alla radice del pene quando era in stato di flaccidità, il secondo interveniva quando un’erezione faceva aumentare il diametro della verga, di conseguenza le punte dell’anello vi penetravano provocando dolore ed un brusco risveglio e la soppressione di qualunque velleità erotica.
Questo strumento sembra sia stato inventato da un certo Gustav Feix attorno al 1870, il catalogo della ditta Tiemann lo propone nel 1876 come anello contro la polluzione notturna, qualche anno più tardi anche la ditta Armstrong lo inserisce nel suo catalogo (vedi immagine più sotto).


anelli-antispermatorrea
anelli-antispermatorrea
anelli-antispermatorrea


anelli-antispermatorrea

Questi anelli sono estremamente rari e molto ricercati.

La paura delle terribili conseguenze dovute alla spermatorrea ha fatto sì che numerose ditte di strumenti medico-chirurgici fiutando l'affare commerciale, lo hanno proposto con numerose varianti, nella foto in basso è possibile confrontare due anelli di epoche diverse: nel primo più recente, il gancio che determinava il diametro dell'anello grande è stato sostituito da una rondella stringi-fascia che permetteva una più facile regolazione.




Brevetto di strumento anti onanismo USA - 1903


Preventive for erection or masturbation - Appareil contre l'onanisme.


Preventive-for-erection

L'ipocrisia sessofobica unita ad una falsa informazione scientifica ha portato un certo Albert V. Todd, individuo sicuramente dalla mente malata, a concepire e brevettare una specie di cintura di castità maschile: in caso di erezione il pene avrebbe spinto il pistone contenuto nel cilindro il quale, spostandosi in avanti, avrebbe attivato un campanello di allarme; purtroppo ho solo la fotocopia del brevetto originale del 1903 e non lo strumento che avrebbe ben figurato in un museo degli orrori assieme alle cinture di castità femminili.
Molti medici di allora, adeguandosi agli integralismi religiosi del tempo hanno avallato la teoria secondo cui il canale spermatico avrebbe avuto una stretta relazione con il midollo spinale quindi un’eccessiva attività sessuale ma soprattutto la masturbazione avrebbe portato ad una diminuzione del midollo stesso con gravi deficit fisici e mentali: il termine italiano “smidollato” deriva proprio da questa falsa teoria.


Preventive-for-erection
Preventive-for-erection
Preventive-for-erection


apparecchi-anti-onanismo

Anche in Europa l'imbecillità puritana ha fatto le sue vittime. Non ho gli apparecchi anti-onanismo che sono pubblicizzati in questi cataloghi ma ho i documenti originali. E' orribile pensare che questi strumenti erano applicati a bambini e bambine per impedire che si "toccassero". A parte il trauma psicologico questi piccoli erano spesso vittime anche di fastidiose e gravi infezioni a causa dell'impossibilità di una corretta igiene. La pagina del volume "La Médecine Qui Guérit" è un chiaro esempio del terrorismo sessofobico dell'epoca.


apparecchi-anti-onanismo

Onanismo (Traduzione)
Non insisteremo più a lungo su questo vizio vergognoso comune ai due sessi, noi segnaleremo soltanto i mezzi per rimediarvi impiegando i nostri apparecchi speciali. Apparecchi contro l'onanismo - L'impiego di queste cinture è indispensabile contro l'onanismo, vizio fatale per la gioventù che squilibra il cervello ed altera la costituzione generale dell'organismo,- Apparecchio in nickel: 90 fr. ; apparecchio in argento: 130 Fr.




...e in Italia?


Ecco cosa si pubblicava sull' Enciclopedia Medica Italiana nel 1880, ...senza commenti!


enciclopedia-medica-Italiana
enciclopedia-medica-Italiana


Cintura di castità - Ceinture de chasteté - Chastity belt


Il museo degli orrori e del sadismo (per non dire della criminalità) continua con la pubblicazione di una recente acquisizione: una cintura di castità.
Da un punto di vista puramente tecnico è un interessante manufatto in ferro battuto con una lavorazione a caldo per la saldatura dei pezzi; lavorazione che oggi, a detta di uno specialista da me interpellato nessun fabbro farebbe più. La sua costruzione dovrebbe risalire alla prima metà del 1800, quindi non in epoca medioevale come quelle esposte in vari musei.
Questa cintura presenta due particolarità: la presenza nella fascia pubica di 3 aperture e non di 2, l’altra particolarità è dovuta al diametro della cintura che è di 30 cm nella parte più larga e di 27 cm in quella più stretta, il che fa presumere che fosse destinata a una persona di piccola taglia o non ancora adulta. Quindi, è sicuramente una cintura di castità ma che ha probabilmente anche la finalità di impedire la masturbazione: una ricerca ha confermato questa ipotesi; in epoca vittoriana infatti sono state riproposte delle cinture di castità sia maschili che femminili proprio per questo scopo copiando quelle medioevali. L'immagine a lato mostra alcune cinture medioevali ed è tratta dal libro: "La Génération Humaine" di Witkowski - del 1881.


cintura di castità
cintura di castità
cintura di castità
cintura di castità
cintura di castità
cintura di castità


Cinghie di contenzione - restraint strap - sangles de retenue


In psichiatria spesso si sono usati metodi di costrizione violenti, le cinghie pubblicate ne sono un esempio; provengono da un manicomio italiano del 1800 e dovevano servire a contenere (od a punire) i ricoverati giudicati ribelli o pericolosi.


cinghie di contenzione
cinghie di contenzione
cinghie di contenzione


cinghie di contenzione
cinghie di contenzione

Brevi estratti dal libro dell'alienista * Serafino Biffi : "Reminescenze di un viaggio nel Belgio e nella Francia" - sulla condizione e conduzione di alcuni manicomi europei - 1856.

* così era chiamato allora lo psichiatra




Siringa Battesimale - Siringa di Mauriceau - Clystère à baptiser - Batismal Syringe


François Mauriceau (1637-1709) considerato in Francia il padre della moderna ostetricia modificò la siringa in peltro da clistere munendola di una cannula che seguiva la curva pelvica e terminava con un ovoide forato in più punti. E’ incredibile ma inizialmente non fu ideata per scopi terapeutici ma per battezzare nell’utero il nascituro quando si sospettava che questi sarebbe morto; più incredibile ancora la disputa a proposito della validità del battesimo che Mauriceau ebbe con un altro ostetrico suo antagonista: Philippe Peu; quest’ultimo sosteneva che il battesimo in utero era dubbio e che era meglio estrarre il feto con l’uncino ostetrico perché con questo mezzo vi era la possibilità che il neonato sopravvivesse alcuni istanti, sufficienti a battezzarlo e salvargli l’anima…. meglio non commentare...


siringa battesimale

Queste siringhe sono piuttosto rare e ricercate dai collezionisti soprattutto dopo l’esposizione tenuta tempo fa a Parigi al Musée de L'Homme dal tema: “ Naissances Gestes, Objets et Rituels” in cui sono state esposte 2 siringhe battesimali. (vedi anche”Siringhe Battesimali” alla pagina Irrigatori)




Pinza ombelicale cicogna - Pince ombilical cigogne - Birthing stork clamp


Piccola collezione di cicogne-pinze ombelicali europee di fine 1800.
Per altre informazioni vedi: Medicina Popolare - Ginecologia Ostetricia


pinze ombelicali cicogna


pinze ombelicali cicogna
pinze ombelicali cicogna

Pinza Cicogna (chiusa ed aperta) molto snella ed elegante, base 2 lucertole, doppia cavità senza bambino in fasce; nella cavità veniva posto un pezzetto di placenta o di cordone ombelicale secco a scopo apotropaico, il marchio non è decifrabile; è praticamente identica alla gemella più grande russa pubblicata più sotto, peso 20 gr.




pinze ombelicali cicogna
pinze ombelicali cicogna

Pinza Cicogna (chiusa ed aperta) identica alla precedente ma di 1/3 più grande e con un neonato in fasce inserito nella cavità, la base è formata da 2 lucertole, il marchio è riferibile ad un argentiere russo di San Pietroburgo; peso 37 gr.




pinze ombelicali cicogna
pinze ombelicali cicogna

Pinza Massiccia Cicogna francese (chiusa ed aperta), base 2 zampe di pollo, 2 bambini in fasce nelle rispettive cavità, serpente di Esculapio al collo, marchio Minerva; peso 33 gr.




pinze ombelicali cicogna
pinze ombelicali cicogna

Cicogna massiccia (chiusa ed aperta), molto floreale, base tartaruga, un bambino in fasce. Tedesca marchio Hanau, peso 59 gr.




pinze ombelicali cicogna
pinze ombelicali cicogna

Cicogna snella ed elegante (chiusa ed aperta), base un ranocchio, un bambino in fasce, marchio tedesco; peso 34 gr.




Morte Apparente - Mort apparente - Apparent death


L'ipotesi di essere sepolti ancora in vita ha sempre terrorizzato le persone; oggi la tecnologia dovrebbe garantirci da una simile eventualità ma nei secoli passati i mezzi a disposizione erano piuttosto empirici; per accertarsi che il morto fosse realmente tale si sono usati svariati sistemi, alcuni tragicomici come quello segnalato più sotto per cui il becchino aveva il dovere di morsicare l'alluce del defunto per verificarne il sicuro decesso.
Il revulsore di Baunscheidt (vedi anche la pagina "Salasso Scarificazione") era stato proposto oltre che per "terapia", anche per controllare l'effettivo decesso di una persona: 33 aghi precedentemente immersi in una miscela di olio, senape e pepe venivano "sparati" in una zona sensibile del corpo del presunto defunto, se questi non aveva nessuna reazione voleva significare che era proprio morto....


revulsore di Baunscheidt


Riporto con la traduzione in Italiano, parte di un articolo tratto da "Les Instruments d'Anesthésie et de Réanimation"


Le risque d'être enterré vivant a été une grande préoccupation dans les siècles précédents, ainsi le croque-mort était chargé de croquer l'orteil du cadavre afin de confirmer la mort. En 1848, le révulseur de Baundscheidt ou Dermabioticons était supposé apte à «réveiller n'importe qui, n'importe quand, en toutes circonstances». La stimulation était faite par la pénétration brutale au niveau cutané de 33 aiguilles actionnées par un ressort! De plus, Baundscheidt conseillait d'enduire la partie visée d'une huile irritante composée de sinapsis nigra et de piper nigrum.


La grande preoccupazione dei secoli precedenti è stata quella di poter essere sepolti vivi, per questo motivo il becchino era incaricato di morsicare l’alluce del cadavere (sic) per accertarne la morte. Nel 1848 il revulsore di Baundscheidt o Dermabioticons è stato considerato utile per “risvegliare chiunque, non importa dove, in ogni circostanza”. La stimolazione era ottenuta dalla brutale penetrazione nella cute di 33 aghi azionati da una molla! Per di più, Baundscheidt consigliava di ungere la parte da sottoporre al trattamento con un olio irritante composto da sinapsis nigra et da piper nigrum.




Il "Viagra" di fine 1800 - Le "Viagra" de la fin de 1800 - The "Viagra" of the end of 1800.


Se si immette la parola “impotenza” su Google si troveranno ben 5.740.000 risultati di ricerca contro i 4.730.000 per la parola “cancro”; questo vuol dire che malgrado il sildenafil ed i suoi derivati questo problema è ancora oggi estremamente sentito ed attuale. Fin dall’antichità si è provato di tutto per vincere questa patologia o questa paura; una breve ricerca sul web permette di constatare come la ciarlataneria ha fatto e fa tuttora affari d’oro sfruttando il problema; ancora in anni recenti si è fatto uso di strumenti e prodotti inutili se non dannosi, ricordo per esempio la Sarsaparilla venduta all'inizio del 1900 in tutto il mondo in grande quantità, la radice di mandragora, la polvere di corno di rinoceronte ancora ricercatissima nei paesi orientali, la cantaride che ha provocato tante morti per le gravi lesioni renali e l’elenco non finirebbe mai....
Con l'avvento dell’elettricità si è tentata una nuova terapia: si è pensato che l'elettricità potesse “ricaricare” le persone che soffrivano di impotenza. Sono stati proposti numerosi apparecchi di tipo faradico e galvanico corredati di specifici elettrodi; i risultati sono stati ovviamente negativi tranne forse per alcuni casi di impotenza di origine psichica. (vedi anche "Elettricità e terapia dell'impotenza Londra 1780") Le cinture pubblicate sono state ideate verso la metà del 1800 sfruttando il principio della pila di Volta: erano costituite da una catena di piccole pile in cascata terminanti con 2 elettrodi a disco che si applicavano a livello lombare, come aggiuntivo quasi tutte proponevano una specie di cappio scrotale che fungeva da terzo elettrodo; tutte le cinture erano quindi dei generatori di tipo galvanico: per attivarle occorreva immergerle in una soluzione di acqua ed aceto ed applicarle ancora umide alla cute. Ovviamente, malgrado l'odore di aceto ne sono state vendute grandi quantità in tutto il mondo.




A dimostrazione del successo di queste cinture riporto a lato un brano tratto da "Madame Bovary " di Gustave Flaubert e riferito alla cintura Pulvemaker - Grazie all'amico Dott. Christian Carletti per la segnalazione.


“(Il signor Homais) si entusiasmò per le catene idroelettriche Pulvermacher; lui stesso ne portava una, e la sera, quando si toglieva il panciotto di flanella, la signora Homais restava abbagliata davanti alla spirale d’oro sotto cui scompariva il marito, e sentiva raddoppiare la sua passione per quell’uomo strizzato in catene più di uno Scita e splendente come uno dei re magi”.

(Gustave Flaubert, Madame Bovary, 1856 - Parte terza, cap XI)




Di seguito... tutte queste cinture galvaniche sono basate sullo stesso principio della Addison's Belt


Addison's Galvanic Electric Belt - Cintura elettrogalvanica per la terapia dell'impotenza sessuale e per altre patologie. Fine 1800.







Pubblicità di fine 1800 Italiane e straniere rivolte agli uomini.


Le vignette italiane sono tratte dal Giornale Illustrato dei Viaggi del 1897; ovviamente i nomi dei presunti inventori Wood e Dottor Carter Moffat sono del tutto immaginari. Migliaia sono le guarigioni prodigiose ottenute con la Catena Elettrogenica Wood composta da ben "25 elementi con piastra bimetallo genito-ricostituente" (sic) e più di 50.000 quelle con la cintura Elettrogalvanica della Salute del Dottor Moffat. Sicuramente queste cinture non avevano nessuna proprietà terapeutica ma fortunatamente il loro uso non poteva provocare grossi danni: probabilmente qualche piccolo rossore cutaneo dovuto al costante contatto con l'acido acetico e con la debole corrente che la cintura emanava.




Pubblicità Galvanic Electric Belt
Pubblicità Galvanic Electric Belt


Pubblicità Galvanic Electric Belt
Pubblicità Galvanic Electric Belt


Pubblicità tutore verga

Tutore della verga contro l'impotenza.
...Altro Viagra! - La fantasia dei nostri progenitori era veramente molto grande! Questo strumento in metallo argentato doveva servire da "stampella" in caso di necessità. E' stato messo in commercio verso la fine del 1800 dalla ditta di strumenti chirurgici Mathieu: "..pour remédier à l'impuissance assez commune due à une érection incomplète qui s'oppose au coit" (come rimedio conto l'impotenza molto comune dovuta ad un'erezione incompleta che impedisce il coito), è stato poi tolto dai cataloghi successivi senza dubbio per gli inconvenienti che esso deve aver causato: doveva essere introdotto con il pene in vagina, poteva quindi provocare abrasioni o irritazioni sia all'uomo che alla donna, poteva sganciarsi durante il rapporto, quanto poi alla sua reale efficacia io ho serissimi dubbi....




termalaids

Termalaids
Restando sempre nell'ambito della terapia dell'impotenza nel 1918 è stato messo in vendita un altro apparecchio truffa: introdotto per via rettale riscaldava la prostata riattivando un presunto "cervello addominale"; altre informazioni alla pagina Proctologia.

Era alimentato dalla rete elettrica; la lampadina serviva per abbassare la tensione ad un valore accettabile per la resistenza riscaldante.

Meglio non immaginare cosa sarebbe successo in caso di cortocircuito...




Radioattività ed impotenza


... e perché non provare anche con la radioattività?


Sospensorio radioattivo. Ovviamente non aveva nessun effetto terapeutico invece i danni sono stati spesso devastanti: nella migliore delle ipotesi ha provocato delle mutazioni del patrimonio genetico degli spermatozoi, nella peggiore ha scatenato un temibile tumore dei testicoli. Sono stati proposti diversi tipi di sospensori: in alcuni i sali di radium erano compresi nella tessuto, in altri (come in questo) vi era un sacchetto aggiuntivo contenuto all'interno della rete scrotale. Ovviamente il sospensorio della collezione è bonificato.




sospensorio-radioattivo-usa
sospensorio-radioattivo-usa


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...e come rispondere all'invito malizioso di questa giovane donna?
Era sufficiente una terapia con un prodotto radioattivo miracoloso: "Glans and Radium" e tutti i problemi erano risolti! In pieno vigore come a vent'anni!
Mentre gli strumenti elencati sopra erano delle vere e proprie truffe ma sostanzialmente non potevano provocare danni, con i prodotti radioattivi si andava sicuramente incontro a patologie drammatiche ed irreversibili.




L'assenzio "droga" degli artisti della fine del 1800


L'attività terapeutica dell'Artemisia Absinthium è stata trattata alla pagina "Farmacia".


cucchiai-per-assenzio

La foto rappresenta due antichi cucchiai per l'assenzio, la loro forma è molto allungata per permettere l'appoggio sopra un bicchiere, la parte centrale è allargata e traforata e vicino al manico vi è un incavo per evitarne lo spostamento.


cucchiai-per-assenzio

Ecco come si preparava la bevanda: nel bicchiere si metteva un quantitativo variabile di assenzio puro; sul cucchiaio veniva posta una zolletta di zucchero che era sciolta molto lentamente dall'acqua fredda versata da una brocca: la soluzione zuccherina scendendo nel bicchiere diluiva ed addolciva l'estratto di assenzio.




assenzio

Il liquore d'assenzio, la Fée Verte (la Fata Verde), così chiamato per il suo colore verde smeraldo, verso la fine del 1800 divenne la bevanda preferita dagli artisti parigini (*).
Probabilmente il suo alto contenuto alcolico più che la sostanza psicotropa in esso contenuta, il tujone, ha creato la convinzione che questo liquore liberasse la mente dalla realtà quotidiana stimolando le capacità creative; la suggestione collettiva e la moda ne hanno poi favorito ed incrementato la diffusione.
Il famoso quadro di Degas :"Absinthe" del 1876 (Museo d'Orsay - Parigi) rappresenta molto efficacemente l'espressione staccata dalla realtà e gli occhi persi nel nulla dei bevitori di assenzio.
Questo quadro nasconde una simpatico risvolto: i due personaggi la donna in primo piano e l'uomo a lato non erano come si potrebbe supporre degli alcolisti all'ultimo stadio ma due amici del pittore quasi astemi che si erano prestati a posare per lui ed a cui Degas aveva raccomandato di assumere un'aria inebetita e persa nel vuoto.

(*) Allan Poe, Budelaire, Crowley, Gaugin, Lautrec, Modigliani, Monet, Picasso, Rimbaud, Van Gogh, Verlaine, Wilde, e molti altri.




Vinaigrettes - Portasali


“Presto i sali!”: era la frase tipica nel 1800 quando una persona sveniva. Queste lipotimie colpivano sopratutto le donne in locali affollati ed erano spesso provocate da sindromi vaso-vagali a causa dei corsetti troppo stretti (quando non erano simulate...). Ogni donna della borghesia portava in borsetta un piccolo contenitore con i sali di ammonio: il loro odore acre e pungente faceva immediatamente riprendere i sensi in caso di svenimento. Questi presidi d’urgenza denominati “vinaigrettes”, ( vinaigre fr. - aceto it.) potevano essere dei semplici flaconcini in vetro oppure delle preziose scatoline d’argento o d'oro.


portasali

Anche la strumentazione medica può offrire a volte dei piacevoli oggetti: a lato sono messe a confronto 2 antiche vinaigrettes: la prima è inglese in argento del 1818 marcata John Shaw - Birmingham, misura 3,5x2,6x0,8 cm; la seconda a forma di "cipolla" marcata Goteborg è anch'essa in argento (830) e proviene dalla Svezia - 1871.




Piccola vinaigrette inglese (3 x 2 cm) in argento sterling 925 marcata Edward Smith registrata nel maggio 1826.
La foto a lato mostra le 3 vinaigrette della collezione.


portasali
portasali


La parte interna delle vinaigrettes era dorata per proteggere l'argento dal contatto con i sali che avrebbero potuto intaccarlo; le griglie, solitamente molto decorate, si sollevavano da un lato per poter inserire al loro interno una piccola spugna intrisa di carbonato d'ammonio.


portasali
portasali


Piccole ampolle in vetro con tappo svitabile in peltro. In queste vinaigrettes poteva essere contenuta dell'ammoniaca, dell'acido acetico o un profumo molto concentrato. Origine Italiana 1880 ca.

Una confezione più recente sicuramente meno estetica, contenente dei sali d'ammonio ed usata come pronto soccorso durante la II guerra mondiale è pubblicata alla pagina Farmacia : Ammonia Inhalants


portasali
portasali


Risorse web:




Igiene e curiosità

Louis Bourdaloue (1632 -1704) era un gesuita francese diventato famoso per i suoi interessanti ma interminabili sermoni che richiamavano grandi folle di fedeli; molte erano le donne della borghesia che vi assistevano assiduamente e parecchie di queste avevano problemi di cistite o di incontinenza urinaria (patologie molto diffuse a quel tempo).
La lunghezza delle prediche creava un grande imbarazzo a queste pazienti che avevano spesso l’urgente necessità di urinare; fu allora ideato un contenitore stretto, allungato, provvisto di manico e facilmente occultabile sotto le ampie gonne in cui espletare l’impellente necessità fisiologica senza abbandonare il proprio posto; la cosa era facilitata dal fatto che a quell’epoca non si usavano le mutande e che in chiesa vi era una netta separazione dei sessi: le donne da una parte e gli uomini dall’altra.
Inizialmente questo strumento fu ideato per soddisfare alcune improcastinabili necessità ma col tempo diventò una moda e fu usato anche in tempi successivi, spesso a teatro nei palchi durante le rappresentazioni o nei lunghi trasferimenti in carrozza; tutti gli esemplari avevano la stessa inconfondibile struttura; alcuni erano molto belli, in metallo o in ceramica decorata e in ricordo del grande predicatore vennero chiamati ..."bourdaloue".


bourdaloue

Il malizioso quadro di François Boucher (1703 -1770) intitolato " La Bourdaloue" testimonia la grande diffusione di questo strumento.




bourdaloue

Oggi i "bourdaloues" sono diventati degli oggetti abbastanza rari, ricercati dai collezionisti e dai musei di Storia della Medicina.
Questo a lato è in metallo smaltato, lungo 22 cm manico escluso, largo 9 cm e alto circa 8 cm; è di difficile datazione, è marchiato G.O con una torre centrale e 2 figure laterali non ben leggibili. Al "bourdaloue" è accostata un’antica stampa dell’inizio del 1800 con l’immagine del famoso predicatore.


P.S. - Prima di essere informato sull’uso di questi oggetti, io ho sempre pensato che fossero delle salsiere....




bourdaloue
bourdaloue


bourdaloue

Bourdaloue in ceramica decorata con motivi floreali, proveniente dalla zona del Lombardo-Veneto. (1700-1800)




bourdaloue

Bourdaloue Italiani prodotti dalla ditta S.R. Richard e dalla ditta Laveno. Questi contenitori pur non essendo degli strumenti medici in senso stretto, sono tuttavia legati all'igiene medica e mostrano come le patologie urinarie fossero allora molto diffuse.




bourdaloue

Bourdaloue francese in ceramica con marchio illeggibile; è probabilmente il più antico della collezione.






Trappola per pulci - Flohfalle - Flee trap - Piège à puces.


Prima di pubblicare questi oggetti ho svolto diverse ricerche perché l'attribuzione comune di "trappola per le pulci" non mi convinceva completamente: i miei dubbi erano suffragati dal fatto che in Francia oggetti simili erano usati come contenitori di rosari o di ditali mentre in Germania ed in Inghilterra erano indicati come trappole per pulci.
Un amico antiquario ha in parte chiarito i miei dubbi: a suo avviso quelli destinati a contenere rosari o ditali avevano più o meno gli stessi motivi decorativi ma non avevano buchi passanti mentre quelli usati come trappole per pulci erano traforati per permettere l'ingresso di questi parassiti: le pulci venivano richiamate all'interno, rimanendo incollate, da pezzetti di tessuto imbevuti di sangue e miele o sangue e vischio.




trappola per pulci
trappola per pulci


Questo uovo di piccole dimensioni (6,5x 3,5 cm circa) è stato ricavato dal frutto del Corozo o Tagua ( Phytelephas macrocarpa ), pianta delle regioni pluviali dell'Ecuador più nota come pianta dell'avorio vegetale; la decorazione del guscio è tipica della metà del 1800; si dice che questi manufatti venissero realizzati dai reclusi dei bagni penali. Le uova erano tenute in tasca o nascoste all'interno dei vestiti.




trappola per pulci

Manufatto in corozo a forma di pera, le dimensioni sono più piccole del precedente (5,5x 3,5); probabilmente era appeso al collo con una catenella; altre trappole solitamente d'avorio e di piccole dimensioni erano nascoste tra i capelli (delle parrucche).


trappola per pulci

Seme di corozo non lavorato




Rara trappola in avorio di medie dimensioni (11 x 2,5 cm) con tracce della colorazione originale; è di provenienza tedesca e dovrebbe risalire alla fine del 1700; normalmente, date le dimensioni, era tenuta in una tasca dell'abito o sotto il guanciale del letto.


trappola per pulci
trappola per pulci




Bastone di Aslepio (Esculapio)


Questo fermacarte di fattura recente, offerto probabilmente come omaggio da qualche casa farmaceutica, raffigura in forma stilizzata il "bastone di Aslepio (Esculapio)"; nella sua forma originale esso è in rappresentato da un bastone di legno con un serpente attorcigliato e simboleggia le arti sanitarie.
Spesso il "bastone di Esculapio"(fig.1) è confuso con il caduceo (fig.2) legato invece a Ermes (Mercurio) che ha 2 serpenti contrapposti avvolti al bastone.



bastone di aslepio
bastone di aslepio
bastone di aslepio


Per sorridere...Strumenti curiosi


Purtroppo dietro ad ogni strumento della collezione si possono immaginare situazioni molto gravi e tanta sofferenza; cerco perciò di tanto in tanto di alleggerire l'atmosfera pubblicando qualche piccola notizia curiosa legata alla storia della medicina. Lascio quindi indovinare al lettore la funzione piuttosto strana di questi strumenti.
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estrattore esofageo


salva dito in metallo

Non è facile immaginare a cosa servisse questo strumento, suggerisco solo che serviva a prevenire la vendetta del paziente...
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